lunedì 10 marzo 2008

Z de Zapatero

Se acabó... a ver si ahora de verdad "Zapatero no nos falla". Ahora queda la parte más difícil... 13 y 14 de Abril... en Italia...
***
***
***
È andata... vediamo se davvero adesso "Zapatero no nos falla" (non ci delude). Ora rimane la parte piú dura... 13 e 14 Aprile... in Italia...

mercoledì 5 marzo 2008

Week-end a Madrid

Ieri ho mantenuto metá della promessa e oggi eccovi la seconda parte.
L'ultimo fine settimana dei gennaio sono stata a Madrid perché venivano mia cugina e il suo fidanzato per un congresso. Eravamo alloggiati in un Ostello nel pieno centro di Madrid (dietro Puerta del Sol) che é situato al 3º piano di un edificio antico, le cui camere affacciano tutte in un cortile interno. Il sabato sera verso le 20,30/21 mi stavo preparando per andare a cena, mi ero portata una gonnellina e mi ero appena messa le calze che peró mi davano un po' noia. Pensando che fosse perché non me le ero tirate ben su le tirai un po' nella gamba sinistra e ...STRAP... le calze si ruppero!!! Ovviamente me ne ero portate solo un paio... peró volevo mettermi la gonna... decisi quindi di mettere in atto un piano B. Faccio uno squillo a mia cugina affinché si affacci alla finestra, perché le nostre finestre erano praticamente una accanto all'altra ma per andare in camera sua dovevo fare tutto il giro del corridoio, per avvisarla che devo andare al Corte Inglés (supermercato super fornito spagnolo che fa orario continuato 9.00-22.00) per comprarmi le calze. Lei mi ricorda che alle 21,30 abbiamo appuntamento per andare a cena... e io le rispondo che non si preoccupi e che ci vediamo lí. È tutto sotto controllo. L'appuntamento è davanti all'Orso (chi conosce Madrid riconoscerá i luoghi) molto vicino al Corte Inglés. Mi reco quindi al Corte Inglés, piano delle calze... ci metto 5 minuti a seglierle e compro un paio di calze color carne marca DIM che costano 8 €uro, quella marca non mi piace ma nella fretta non ne vedo altre. Pago, mi reco al bagno e appena giro l'angolo vedo altri mille espositori di calze migliori di quelle appena comprate. Entro al bagno, metto il sacchetto in terra, mi tolgo le scarpe e metto i piedi sul sacchetto, mi cambio le calze e metto le calze rotte nel sacchetto, esco dal bagno, esco dal supermercato e butto il sacchetto nel primo cestino che trovo e arrivo all'Orso alle 21.25... pronta per la serata, in orario e con un paio di calze di pessima qualitá ma almeno tutte integre.
***
***
***
Ayer cumplí la mitad de lo que prometí y hoy teneís la segunda parte.
El último fin de semana de enero estuve en Madrid para ver a mi prima y su novio que estaban allí por un Congreso. Nos alojabamos en un Hostal en pleno centro de Madrid (detrás de Puerta del Sol) que se sitúa en la 3º planta de un edificio antiguo, cuyas habitaciones dan todas al patio interior. El sábado por la noche sobre las 20,30/21 me estaba preparando para la cena, me había traído una faldita y acababa de ponerme las medias que me estaban molestando un poco. Pensando que fuese porque no me las había subido bien las subí un poco en la pierna izquierda y ...STRAP... ¡¡las medias se rompieron!! Es obvio que sólo me había traído un par... pero quería ponerme esa falda... decidí entonces poner en marcha un plan B. Le doy un toque a mi prima para que se ponga en la ventana, porque nuestras ventanas eran una al lado de la otra pero para ir hasta su habitación debía recorrerme todo el pasillo, para avisarla que tengo que ir al Corte Inglés para comprarme unas medias. Ella me recuerda que a las 21,30 hemos quedado par ir a cenar... y yo le contesto que no se preocupe y que nos vemos allí. Lo tengo todo controlado. La cita es enfrente del Oso (quien se conozca Madrid reconocerá los lugares) muy cerca del Corte Inglés. Me voy entonces al Corte Inglés, planta de las medias... tardo 5 minutos en eligirlas y compro unas medias color carne marca DIM que valen 8 €uros, esa marca no me gusta pero con la prisa no veo más. Pago, me voy al baño y nada más darle la vuelta a la esquina veo unos mil expositores con un montón de medias mejores que las que acabo de comprar. Entro en el baño, pongo la bolsa en el suelo, me quito los zapatos y pongo los pies encima de la bolsa, me cambio las medias y pongo las medias rotas en la bolsa, salgo del baño, salgo del supermercado y tiro la bolsa en la primera papelera que encuentro y llego al Oso a las 21,25... lista para la noche, a la hora y con unas medias de mala calidad pero almenos todas enteras.

martedì 4 marzo 2008

La maledizione delle scarpe

Finalmente arriva uno dei due post promessi!
La maledizione delle scarpe maledizione delle scarpeLaLalsdfjgghp mi cadde adosso durante i pochi giorni di Natale che passai in Italia con la mia famiglia e i miei amici. Quando torno a casa cerco sempre di non sovraccaricare la mia valigia e di portarmi solo un piccolo bagaglio a mano, in inverno è piú difficile e le scarpe sono quella cosa che mi piace cambiare secondo come mi vesto ma che pesano troppo per un misero bagaglio a mano. Quest'anno quindi avevo deciso di andarmene con un solo paio di stivali texani ai piedi e nient'altro in valigia, "A casa di mia madre del resto" pensavo "ho lasciato qualche paio di scarpe che non uso molto e in caso di necessitá potrei usare quelle". Bene...
Venerdí 21 dicembre 2007: Prendo il mio aereo e arrivo a casa in serata, tutto tranquillo.
Sabato 22 dicembre 2007: Esco a fare le ultime spese natalizie sotto una pioggia incessante e verso sera i miei piedi sono completamente zuppi... i miei fedeli texani hanno un piccolo buco nella pelle che ha fatto entrare tutta l'acqua a contatto con i miei piedini. La sera me li tolgo riproponendomi di portarli dal medico (calzolaio...) per vedere se possono guarire, mia madre mi dice: "Ce li porto io cosí se non si aggiustano li butto qua e se no te li spedisco per posta"... ok!
Domenica 23 dicembre 2007: Non mi perdo d'animo e mi metto un paio di stivali che ho lasciato a casa di mia madre, neri, tacco a spillo. Gli stivali producono un suono constante e metallico... controllo il tacco... è completamente consumato ed è il chiodo che lo teneva a produrre quel tedioso rumore. Li tengo comunque tutto il giorno ai piedi e poi li consegno a mia madre insieme a quelli del giorno prima.
Lunedí 24 Dicembre 2007: Prendo un decolleté vecchissimo... il primo che mi sia mai comprata.. forse 10 anni fa? Nero, tacco alto ma largo. Sono un modello un po' antiquato ma con un pantalone sono accettabili. Vado a trovare mio nipote che mi accoglie dicendomi: "Zia, oggi non hai le scarpe che fanno tutto quel rumore?" "No, zia oggi s'è cambiata le scarpe" ...se non volevo finire con una scivolata sull'asfalto che altra scelta avevo?
Martedí 25 Dicembre 2007: Mi rimetto il decolleté del giorno prima... questa volta ho la gonna... va beh, posso accettarlo. Vado a trovare la mia madrina, G., prima del pranzo che sará a casa di mia cugina. Sono le 11 della mattina di Natale e io sono seduta nel divano di casa di G. quando mi guardo i piedi... ORRORE... la suola delle scarpe mi si sta scollando interamente e la pelle rompendo!! Torno a casa e decido di incollare la suola con l'Attak.. tanto per un giorno... mia madre non ha Attak.. le si é seccato.. mi da un'altra colla filamentosa che sembra non appiccicare un gran che... Andiamo comunque da mia cugina e le chiedo di nuovo l'Attak... niente, sembra che nella mia famiglia l'Attak non vada per la maggiore.. mi da un'altra colla... secca... decido di mettere le pinze dei panni nelle scarpe per vedere se la colla filamentosa ha qualche effetto con la pressione e chiedo a mia cugina un paio di ciabatte... mi porta un paio di zoccoli tipo infermiere color FUCSIA!!! Quando il pranzo finisce le scarpe si sono incollate solo un po'... ma io domani con che parto??? Mia zia mi propone di portarmi via un paio di scarpe sue della Geox che a lei fanno male ai piedi... andiamo a casa sua e me le provo... a me sembra che vadano bene... Torno a casa con una gonna elegante e un paio di Geox sportive... che figurino!!
Mercoledí 26 Dicembre 2007: Riparto, destinazione casa. Arrivo in serata... ore 21 piú o meno... mi tolgo le Geox di mia zia (ora mie) e vedo un'enorme galla salutarmi dal mio tallone destro!!
VOGLIO ESSERE COME I FLINTSTONES E NON AVER BISOGNO DELLE SCARPE!!!!
***
***
***
Por fin llega una de las dos entradas prometidas!
La maldición de los zapatos se me cayó encima a lo largo de los pocos días de Navidad que pasé en Italia con mis amigos y mi familia. Cuando vuelvo a casa intento no sobrecargar mi maleta y llevarme sólo un pequeño equipaje de mano, en ivierno es más difícil y los zapatos son esa cosa que me gusta cambiar según cómo me visto pero que pesa mucho en un misero equipaje de mano.aldición de los zapatos caió sobre mí a lo largo de los pocos días de Navidad que pasé en Italia con mi familia y mis amigos. Cuando vuelvo a casa intento siempre no sobrecargar la maleta y llevarme un pequeño equipaje de mano, en invierno es más difícil y los zapatos son esa cosa que me gusta cambiar según lo que me pongo pero que pesan demasiado para un pobre equipaje de maLa 
Este año entonces había pensado irme con un sólo par de zapatos, mis botas tejanas en los pies y nada más en la maleta, "En la casa de mi madre en cualquier caso" pensé "he dejado algún zapato que no uso mucho y si los necesitara me los puedo poner". Bien...
Viernes 21 de diciembre de 2007: Cojo mi avión y llego a casa por la noche, todo tranquilo.
Sábado 22 de diciembre de 2007: Salgo para las últimas compras navideñas bajo una lluvia incesante y sobre la hora de la cena mis pies están totalmente mojados... mis fieles botas tienen un pequeño agujero en la piel que ha dejado entrar el agua hasta mis piececitos. Por la noche me los quito pensando en llevarlos al médico (zapatero...) para ver si pueden recuperarse, mi madre me dice: "Yo los llevo, si no se arreglan los tiro y si no te los envío por correo"... ¡vale!
Domingo 23 de diciembre de 2007: No me desespero y me pongo unas botas que dejé en casa de mi madre, negras, tacón de aguja. Las botas producen un ruido constante y metálico... controlo el tacón... está totalmente desgastado y es el clavo que lo sujetaba que produce el aburrido sonido. Lo llevo puesto todo el día de todas formas y después se los entrego a mi madre juntos con los del día anterior.
Lunes 24 de Diciembre de 2007: Me pongo un zapato decolleté viejísimo... el primero que me compré posiblemente... ¿hace diez años tal vez? Negro, tacón alto pero ancho. Son un modelo un poco antiguo pero con un pantalón son aceptables. Voy a visitar a mi sobrino que me saluda diciéndome: "Tita, ¿hoy no tienes los zapatos que hacen mucho ruído?" "No, hoy la tita se ha cambiado de zapatos" ...si no quería acabar caiéndome al suelo ¿qué más remedio tenía?
Martes 25 de Diciembre de 2007: Me vuelvo a poner el decolleté del día anterior... esta vez tengo falda... bueno, puedo asumirlo. Voy a visitar a mi madrina, G., antes de la comida que será en casa de mi prima. Son las 11 de la mañana de Navidad y yo estoy sentada en el sofá de G. cuando me miro los pies... HORROR... ¡¡la suela de los zapatos se está despegando entera y la piel se está rompiendo!! Vuelvo a casa y decido pegar la suela con Superglue... por un día no pasa nada... mi madre no tiene Superglue... me dá otra cola que no parece pegar mucho... De todas formas nos vamos a casa de mi prima y le pido Superglue a ella también... tampoco tiene, parece que en mi familia el Superglue no guste mucho... me dá otro pegamento... está seco... decido poner pinzas de la ropa en los zapatos para ver si la cola de mi madre tiene algún efecto sometida a presión y le pido a mi prima un par de zapatillas... me trae un par de zuecos de enfermero color ¡FUCSIA! Cuando la comida se acaba los zapatos se han pegado un poco... pero mañana ¿con qué me voy? Mi tía me ofrece un par de zapatos suyos Geox que no se pone porque le hacen daño... nos vamos a su casa y los pruebo... parece que me van bien... Vuelvo a casa con una falda elegante y un par de Geox deportivos... ¡una belleza!
Miércoles 26 de Diciembre de 2007: Salgo, destino casa. Llego por la noche... 21 horas más o menos... me quito los Geox de mi tía (ya míos) y ¡¡veo a un ampolla enorme que me saluda desde mi talón derecho!! QUIERO SER COMO LOS FLINTSTONES Y ¡NO NECESITAR ZAPATOS!

sabato 1 marzo 2008

"Avada Kedavra!" contro "Expelliarmus!"

E cosí si conclude la Saga di Harry Potter... per me concretamente si è conclusa questa mattina. I molti di voi che hanno letto uno o piú libri del giovane mago potranno capire il titolo del post e, forse (se hanno letto l'ultimo sicuramente sí), anche chi si cela dietro a ognuno dei due incantesimi che ho citato. Coloro che invece hanno letto i primi sei ma non hanno ancora finito l'ultimo e, sopratutto, non ne sanno la fine, potrebbero aver paura di quel fatidico "Avada Kedavra!" e della sua luce verde... ma non vi preoccupate, non vi sveleró niente. Ricordo che quando iniziai a leggere Harry Potter fu perché ero molto incuriosita dalla tanta celebritá della saga, era il Natale del 2000 (se non ricordo male) e stava per uscire il 4º Libro "HP e il calice di fuoco", mia madre mi regaló il primo "HP e la pietra filosofale" e quel natale mi innamorai di questa storia. È un peccato che poi siano arrivati i film (il primo uscí nel 2002 mi sembra) a sciupare l'idea delle tante persone che non l'avevano letto, i film sono abbastanza fedeli all'orginale ma molto inferiori. Tutti gli amanti della lettura sanno bene che un film non è mai all'altezza del libro dal quale è ispirato, e allora perché con Harry Potter dovrebbe essere diverso? Eppure ho sentito moltissime persone giudicare la saga attraverso il film... che peccato! E poi anche il fatto che sia stato un boom ha fatto sí che molti di coloro che si considerano lettori di un certo livello culturale lo abbiano snobbato... peccato di nuovo. Mi è piaciuto quello che ha scritto Fernando Savater in El País: " [...] Quindi si sbagliano coloro che aborrono i racconti di Harry Potter per il loro grande successo, attribuendolo a una mera operazione di mercato. Al contrario, come in altri casi, la operazione di mercato è una consecuenza del successo, non la sua causa. E potremmo dire addiritttura che con tanto merchandasing si annebbia la parte migliore del prodotto e perde valore, per colpa della promozione abusiva che esce dal campo stretto della letteratura. [...]". Quindi dategli e datemi (modestamente) retta...leggetelo anche se è diventato un Best-Seller!! ***
***
*** Y así finaliza la Saga de Harry Potter... para mí en concreto se ha acabado esta mañana. Los muchos entre vosotros que hayan leido uno o más libros del joven mago podrán entender el título de la entrada y, tal vez (si han leido el último seguramente sí), quién se esconde detrás de cada uno de los dos hechizos que he repetido. Los que por otro lado hayan leido los primeros seis pero no se hayan acabado todavía el último y, sobretodo, no se sepan el final, podrían tenerle miedo a ese fatídico "Avada Kedavra!" y a su luz verde... pero no os preocupéis, no os desvelaré nada. Recuerdo que cuando empezé a leer Harry Potter fue debido a la sorprendente y temprana celebridad de la saga que despertó mi curiosidad, era la Navidad del 2000 (si mal no recuerdo) e iba a salir la 4º entrega "HP y el cáliz de fuego", mi madre me regaló la primera "HP y la piedra filosofal" y aquella navidad me enamoré de esta historia. Es una lástima que después hayan llegado las películas (la primera salí en 2002 me parece) a estropear la idea de las muchas personas que no se lo habían leido, las peliculas son bastante fieles al orginal pero muy inferiores. Todos los amantes de la lectura saben muy bien que una peli nunca está a la altura de libro en el que está inspirada, entonces ¿por qué con Harry Potter debería ser distinto? A pesar de eso he oido a mucha gente juzgar la saga a través de la peli... una pena. Además también el hecho de que haya sido un boom ha hecho que muchos de los que se consideran lectores de cierto nivel cultural hayan pasado de él... una pena otra vez. Me ha gustado mucho lo que ha escrito Fernando Savater en El País: "[...] De modo que se equivocan los que abominan de las novelas de Harry Potter por su gran éxito, atribuyéndolo a una mera operación mercantil. Por el contrario, como en otros casos, la operación mercantil es consecuencia del éxito, no su causa. Y hasta diríamos que con tanto merchandising termina por enturbiarse lo mejor del producto y hasta por devaluarse, a fuerza de promoción abusiva fuera del campo estricto de la literatura. [...]". Por eso os digo hacedle y hacedme (modestamente) caso... ¡leedlo aunque haya acabado conviertiéndose en un Best Seller!
 
Template by Blografando || Distribuito da Adelebox || Immagine Header di Adele Zolea