venerdì 2 aprile 2010

La prueba del pañuelo

Tempo fa una mia collega mi raccontó un rituale piuttosto strano durante la pausa caffé. Non ricordo il perché stavamo parlando dei GitanosLos Gitanos sono una comunitá zingara che vive in Spagna, ma che non é esattamente come gli zingari che conosciamo in Italia, nei tratti somatici si somigliano, ma non sono nomadi e nelle cittá spagnole vivono in quartieri periferici che sono los barrios gitanosNon sono tanto temuti come ladri di appartamento ma piuttosto perché solitamente (con le dovute eccezioni) si occupano di spaccio di droga. Ecco, stavamo parlando di matrimoni e di gitanos quando la mia collega mi raccontó che la figlia di una sua cugina si era perdutamente innamorata di un ragazzo gitano quando aveva 17 o 18 anni ed erano decisi a sposarsi. A quanto pare il ragazzo era (ed é) una delle famose eccezioni perché lavora come meccanico (o elettricista... non ricordo) e non ha niente a che vedere con il giro degli spacciatori, ma evidentemente i genitori della ragazza si preoccuparono un po' quando seppero le intenzioni della figlia. Il problema di una relazione tra payos (nome che si utilizza per riferirsi agli spagnoli NON gitanos) e gitanos è che la cultura gitana è un po' differente dalla nostra, retrogada mi azzarderei a dire, e le donne non sono altro che un surrogato del marito. Inoltre anche nelle famiglie gitane si preferisce che i figli si sposino con gitanos e mai con payos... insomma quella relazione inizió male. La mia collega mi raccontó che la figlia della cugina una volta scappó di casa e si rifugió nella casa dei futuri suoceri per dimostrare che lei non si sarebbe fatta convincere dai suoi genitori e si sarebbe sposata con il ragazzo che amava. Dopo varie peripezie il matrimonio fu deciso. E qui arriviamo al famoso rituale di cui voglio parlare... A quanto pare los gitanos si possono sposare solamente con donne che siano ancora vergini e per dimostrarlo le donne si devono sottomettere alla "prueba del pañuelo" (prova del fazzoletto) prima del matrimonio. La famiglia del ragazzo pretese, per accettare il matrimonio, che la ragazza si sottoponesse alla suddetta prova. La "prueba del pañuelo" si svolge nella casa dei genitori paterni dove si riuniscono tutte le donne della famiglia e la futura sposa, una delle donne anziane della famiglia si reca alla casa provvista di un fazzoletto bianco ricamato con il quale procederá alla rottura dell'imene della ragazza. Il procedimento si effettua in un modo particolare che permette che il ricamo del fazzoletto (che consiste, credo di aver capito, in tre rose bianche) si macchi con il sangue della ragazza e il fazzoletto, che inizialmente era tutto bianco, diventi bianco con tre rose rosse. Tutte le donne della famiglia assistono al rituale per essere testimoni che non ci sia nessun inganno e, se la ragazza risulta essere vergine, la portano in collo fuori dalla stanza dove gli uomini della famiglia stanno aspettando il verdetto. La mia collega avrebbe potuto assistere al rituale come donna della famiglia della sposa, ma decise di perdersi questo singolare evento.

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Hace tiempo una compañera del trabajo me contó un ritual un poco raro durante el desayuno. No recuerdo el porqué estabamos hablando de las bodas y de los Gitanos y mi compañera me contó que la hija de una prima suya, con 17 o 18 años, se había enamorado de un gitano y quería casarse con él. El chico, por lo que me contó, no tenía nada que ver con esa parte de los gitanos que vende droga. Trabajaba como mecánico en un taller (o electricista... no lo recuerdo), pero los padres de ella se preocuparon al enterarse de la voluntad de su hija. Lo que más miedo les daba era la cultura gitana que ve a las mujeres como un apéndice de sus maridos, una cultura atrasada me atrevería a decir. Además la familia de él, como la mayoría de las familis gitanas, tampoco quería que el hijo se casara con una paya... la relación empezaba mal. Mi compañera me contó que la hija de su prima un día llegó a escaparse de casa y se fue a vivir con los futuros suegros para que los padres entendieran que no se dejaría convencer y se habría casado con el chico que quería. Depués de variadas peripecias la boda se fijó. Y aquí va el famoso ritual del que quiero hablar... Al parecer los gitanos sólo pueden casarse con mujeres vírgenes y para demonstrarlo las mujeres tienen que someterse a la "prueba del pañuelo" antes de la boda. La familia del chico pretendió, para aceptar la boda, que a la chica se le efectuara dicha prueba. La "prueba del pañuelo" se desarrolla en la casa de los padres del novio donde se reunen todas las mujeres de la familia y la prometida, una de las mujeres mayores de la familia lleva un pañuelo blanco bordado que usará para romper el hymen de la chica. El procedimento tiene una técnica específica que permite que la parte bordada del pañuelo (que son, por lo que creo haber entendido, tres rosas blancas) se manche con la sangre de la chica y el pañuelo, que al principio es enteramente blanco, se vea blanco con tres rosas rojas. Todas las mujeres de la familia asisten al ritual como testigos de que no habrá engaño y, si la chica resulta ser virgen, la llevan cogida en brazo fuera de la habitación donde los hombres de la familia están esperando el resultado. Mi compañera habría podido participar en el ritual como mujer de la familia, pero decidió perderse ese singular acontecimiento.
 
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